Terapia Occupazionale
Sezione dedicata agli strumenti di terapia occupazionale ed ergoterapia per la riabilitazione con coinvolgimento attivo del paziente. Sono presentati qui strumenti e sussidi modulari e componibili, ideali per stimolare la ripresa e l'attività di recupero motorio attraverso l'esecuzione di esercizi che coinvolgono azioni e attività quotidiane.
“L’obiettivo principale della Terapia Occupazionale è quello di rendere le persone capaci di PARTECIPARE alle attività della vita quotidiana al massimo delle loro capacità. I terapisti guidano i pazienti nell’individuare le attività per loro più difficoltose da realizzare e le possibili soluzioni, utilizzando oggetti o strategie di compenso o modifica dell’attività.
[...] Questa serie di strumenti ad uso modulabile, utilizzabili anche in spazi ristretti, secondo le diverse necessità, permette di effettuare una concreta valutazione ed ottenere risultati gratificanti sia per il terapista che per i suoi diversi pazienti. Siano essi bambini, adulti o anziani, affetti da limitazioni muscolo scheletriche, neurologiche, da disturbi dell’attenzione o con deficit intellettivi."
“Gli arti superiori, con la loro complessità, costituiscono una delle sfide maggiori in ambito riabilitativo, sia che si tratti di esiti di paralisi cerebrali infantili, che di paralisi ostetriche, che di tutte le limitazioni articolari causate da processi infiammatori cronici come nel caso di artrite reumatoide e/o fibromialgie. Anche una semplice periartrite o tendinite può essere causa di una notevole limitazione nelle attività quotidiane.
L’impegno terapeutico dunque deve cercar di dare il massimo risultato, per migliorare la qualità di vita del paziente e di quanti lo aiutano giornalmente. Per poter realizzare ciò il terapista occupazionale necessita di una serie di attrezzature, sia per testare le abilità e difficoltà del paziente nelle varie azioni, sia per allenarlo progressivamente a superarle.
Può essere necessario ripetere molte volte uno stesso esercizio per avere dei risultati significativi, ed avere degli strumenti che possano essere usati anche senza la costante presenza di un operatore è una facilitazione significativa.
Il paziente che accede alla terapia occupazionale si aspetta un programma di esercizio ed allenamento, con un ruolo attivo nella terapia, e ha spesso un’ aspettativa di ripristino della funzione e acquisizione di maggiore autonomia.
Per il paziente è difficile capire i possibili “adattamenti” e compensi. È decisamente più motivato quando viene trattato in un ambiente ricco di attrezzature utili a testare concretamente ogni movimento residuo anche se ha degli arti molto compromessi.
Far prendere coscienza al paziente ad esempio su che tipo di presa utilizza o come riesce a flettere ed estendere il gomito o il polso, o quanto riesce a muovere la spalla, è strategico per creare una solida alleanza terapeutica ed impostare assieme una serie di esercizi PROPEDEUTICI a riprendere l’uso in autonomia di vari oggetti utili a casa, nel lavoro e nel tempo libero".
"Attraverso oggetti e materiali “neutri”, lontani da una carica emotiva, perché non personali o evocanti passate esperienze di utilizzo, è più facile aver voglia di mettersi alla prova, gioire di esperienze di piccoli progressivi successi.
Questa serie di strumenti ad uso modulabile, utilizzabili anche in spazi ristretti, secondo le diverse necessità, permette di effettuare una concreta valutazione ed ottenere risultati gratificanti sia per il terapista che per i suoi diversi pazienti. Siano essi bambini, adulti o anziani, affetti da limitazioni muscolo scheletriche, neurologiche, da disturbi dell’attenzione o con deficit intellettivi.
Vedere che un arto superiore seppur gravemente compromesso per un trauma, una malattia neurologica, un’artrite, un’artrosi o un ictus, può riprendere delle abilità ed essere utile per diventare più autonomi nelle varie attività, migliora il benessere generale del paziente ed è motivo di gioia per i familiari e per i terapisti stessi.
Ed è in quest’ottica che, dopo molti anni di impegno nella riabilitazione di pazienti affetti anche da patologie complesse e pluri-disabilità, come contributo critico dei pazienti e loro familiari, è stato ampliato ulteriormente il programma Teorema."
Dott.ssa M. Elisabetta Gaiatto, fisiatra ed ortopedico
Santa Baldo, Fisioterapista
Dr. Manuele Meneghel, Terapista Occupazionale
DESTINATARI D'USO Tutti i soggetti affetti da limitazioni funzionali che necessitano di riabilitazione selettiva del gesto nelle tre dimensioni per dita, mano polso. I sussidi di vita quotidiana di seguito presentati possono trovare, quindi, impiego nell'ambito di un programma di miglioramento della salute della qualità della vita di soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici, con disabilità temporanee o permanenti. |
Vengono proposti una serie di sussidi di lavoro che servono a simulare diverse attività di vita quotidiana. Tali sussidi sono stati classificati in diverse librerie di ”Impugnare ed Inserire” “Magic Snake” “Abilità Manipolative”, “Attività domestiche”, “Abbigliamento”, “Alimentazione”.
Una serie di simboli iconografici vengono poi utilizzati, in corrispondenza della presentazione di ogni singolo sussidio, per agevolarne l’identificazione della libreria di appartenenza, ed altri attributi specifici.
I moduli di base su cui sono installati i sussidi sono realizzati con materiale anti-batterico, di altissima qualità e resistenza, destinati a durante nel tempo senza alcuna alterazione, ed in particolare resistenti all’acqua, ai raggi UV e sono facilmente igienizzabili.
La modularità si spiega con la varietà delle soluzioni proposte nell’esecuzione degli esercizi occupazionali, che possono essere svolti sia in posizione eretta che seduta. Inoltre vengono proposti dei pannelli per applicazione a parete, configurabili e di diverso tipo.
Tali pannelli possono essere attrezzati con i sussidi ritenuti più opportuni di volta in volta, e scelti tra le librerie tematiche disponibili. A parità di spazio impiegato dal pannello a parete sarà possibile, quindi, variare gli esercizi terapeutici da far eseguire al paziente.
Il tempo di allestimento del pannello da parte del terapista è minimo, e non richiede nessun attrezzo. La presentazione di ogni sussidio a seguire è assistita, infine, da un’informazione con icona che indica la possibilità di posizionamento dello stesso in verticale, oppure in orizzontale oppure ancora inclinato.
Essa deriva dalla necessità di dare al paziente la possibilità di rendere l’esercitazione più funzionale alle sue limitazioni. Una volta determinato il sussidio col quale si intende lavorare, è possibile quindi posizionarlo alla giusta altezza.
La possibilità di riposizionare più in alto il singolo sussidio di lavoro, dà all’esercitazione una caratteristica di gradualità e progressione in relazione al miglioramento del paziente. Inoltre un medesimo sussidio di lavoro può essere utilizzato anche in orizzontale o in posizione inclinata da 0° a 90°.
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