A livello tissutale la trasformazione di energia in calore segue regole posologiche ben definite. Nel monitoraggio dell’iperemia quale risposta biologica quantificabile al calore, è stato riscontrato che i tempi e le dosi sono rilevanti nell’aumento della temperatura. Inoltre deve essere considerata la velocità di “somministrazione”. Se la variazione è troppo intensa e rapida, lo stimolo colpirà i punti più sensibili al dolore. Per questo motivo il riscaldamento graduale che la terapia a onde corte può produrre può essere “controllato” in termini quantitativi risultando quindi altamente gestibile ed efficace nelle applicazioni termoterapiche.
Le applicazioni standard di termoterapia (inclusa la terapia a onde corte) sono generalmente utilizzate per trattare le seguenti condizioni:
L’utilizzo delle microonde in campo medico si basa principalmente sul fatto che le microonde sono assorbite in maniera selettiva dai tessuti ad alto contenuto di acqua e quindi sono in grado di riscaldare in maniera selettiva alcune aree come ad esempio i muscoli, con una penetrazione e un assorbimento minimo a livello osseo. Quando le onde elettromagnetiche vengono a contatto con i tessuti organici, trasformano la maggior parte della loro energia radiante in calore (energia termica) con vari gradi di penetrazione, sostanzialmente limitata ai tessuti muscolari e periarticolari (pelle e tessuto sottocutaneo, tendini, guaine, fasce muscolari, liquido sinoviale).